Trieste…che spettacolo!

Archive for gennaio 4th, 2011

La Barcaccia festeggia l’epifania con lo spettacolo:

PIERINO E IL LUPO

ASSEMBLEA TEATRALE MARANESE – U.I.L.T.E COMPLESSO BANDISTICO “STELLA MARIS”DI MARANO

fiaba musicale di Sergej Prokofievliberamente adattata in dialetto maranese.

Questa composizione è considerata una vera epropria “fiaba musicale”, in cui è narrata la storia di un bimbo, Pierino, che con l’aiuto di un suo amico uccellino riesce a catturare un temibile lupo. Ogni personaggio è rappresentato da un tema musicale affidato ad un particolare strumento o insieme di strumenti. Lo scopo principale di questa opera musicale di Prokofiev è quello di far riconoscere, soprattutto ai più piccoli, i timbri degli strumenti dell’orchestra e capire comeun’attenta selezione delle melodie e dei timbripossa essere usata per rappresentare emozioni e personalità dei personaggi di una favola. Quello che ci prefiggiamo noi è di farvi passare un bel pomeriggio a teatro, ascoltando una divertente fiaba in compagnia di ottima musica il tutto impreziosito da animazioni e pupazzi che rappresenteranno i personaggi della storia. Tutto dal vivo, ovviamente..

Lo spettacolo è alle ore 17.30

Per maggiori informazioni La Barcaccia (fonte delle info e immagine qui sopra)

Dal 7 al 16 gennaio al Politeama Rossetti sarà in scena:

IL VIAGGIO DI CATERINA

Di:Author: Sabrina Morena e Franco Però liberamente tratto da “Il baule di Giovanna” di Diana De Rosa
Scene:Set: Andrea Stanisci
Costumi:Costumes: Andrea Stanisci
Regia:Director: Franco Però
Produzione:Production: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in collaborazione con Provincia di Trieste – Funzione Politiche della Pace e della Legalità
Interpreti:Starring: Maria Ariis, Adriano Braidotti, Fulvio Falzarano, Ester Galazzi, Elena Husu, Lara Komar

Dopo Alexandria, approdato con successo sulla scena nel 2008, Franco Però firma per il Teatro Stabile un nuovo spettacolo che indaga su aspetti del passato del nostro territorio importanti, eppure rimasti nell’ombra. Sono di solito storie minori che fra gli eventi della Storia si perdono, ma non per questo hanno meno da dirci. Il viaggio di Caterina – che Però assieme a Sabrina Morena trae dal libro di Diana De Rosa Il baule di Giovanna – tratteggia appunto attraverso uno di questi “piccoli” episodi, un affresco diverso, per certi profili nuovo e cupo, della Trieste di fine Ottocento, a noi tutti nota quale il fiore all’occhiello dell’Impero, dove le imprese commerciali e industriali fiorivano attorno a un porto in continuo movimento….
Nello spettacolo incontriamo il piccolo mondo di persone umili, carsoline, friulane, istriane che all’ombra di tale dinamicità, cercavano un’esistenza degna. Fra tali voci spicca quella di Caterina Bainat, una giovane e bella cameriera di Cormons, mandata a lavorare quindicenne, tra la Trieste asburgica e il Friuli “regnicolo”, dove subisce le prime violenze e i soprusi che mineranno la sua semplice voglia di vivere, fino all’esito tragico della morte della sua creatura.
Attraverso il processo alla giovane, accusata di aver ucciso la sua bambina, viene fatto rivivere il quartier posto in una delle vie centrali della città, via del Torrente, dove convivono in sub-subaffitti cameriere, cuoche, facchini e figure dedite a mestieri meno leciti.

LINK UTILI:

  • Per maggiori info sullo spettacolo Politeama Rossetti (fonte delle info e foto qui sopra)

Alla Contrada l’anno nuovo inizia con lo spettacolo

L’EBREO

di: Gianni Clementi
regia: Enrico Maria Lamanna
scene: Max Nocente
costumi: Teresa Acone
musiche: Pivio & Aldo De Scalzi
con: Ornella Muti, Pino Quartullo
e Emilio Bonucci
produzione:  Mythos Group

in scena dal 5 al 7 gennaio!

Negli anni ‘40, con l’entrata in vigore delle leggi sulla discriminazione razziale emanate dal regime fascista, molti ebrei, presagendo un destino incerto, avevano pensato di mettere al riparo i loro beni da presumibili espropri intestando le loro proprietà a prestanome fidati di razza ariana.

Marcello Consalvi, al tempo oscuro rgioniere, è stato uno dei fortunati beneficiari. Il suo Padrone gli ha intestato tutte le proprietà. È ricco e vive con la moglie Immacolata nello splendido appartamento borghese del Padrone nel ghetto ebreo di Roma.
La vita agiata della coppia è improvvisamente sconvolta dopo 13 anni dal ritorno del vecchio proprietario, che bussa alla loro porta.

I due decidono di chiudersi in casa e non aprire. Devono prendere tempo e pensare a una soluzione per non perdere tutto e tornare di nuovo all’ormai dimenticata vita grama.

Passano i giorni. Il vecchio continua a bussare al portone. I due coniugi sono sull’orlo di un collasso nervoso, quando Immacolata decide che l’unico modo per porre fine all’incubo è eliminare il vecchio ebreo.

Così Marcello lo colpisce alla testa e lo uccide. I due nascondono il corpo in un tappeto, ma mentre lo fanno, di nuovo dei colpi alla porta: il vecchio è là fuori che bussa. Lo devono uccidere a tutti i costi.

E si apprestano a farlo, nonostante la silhouette sulla porta appartenga indiscutibilmente a una donna: è la loro figlia, Elena, che torna dal viaggio di nozze. Ma ormai chiunque bussa a quel portone, per Marcello e Immacolata, è l’ebreo. È questa la loro vera condanna.

LINK UTILI:

  • Per maggiori info sullo spettacolo La Contrada ( fonte delle info e foto qui sopra)
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dal 5 all’8 gennaio continuano nell’anno nuovo gli spettacoli dell’abbonamento musical & grandi eventi con:

THE SEVEN FINGERS “TRACES”

Di:Author: cofondatori e direttori artistici Shana Caroll, Isabelle Chassé, Patrick Léonard, Faon Shane, Gypsy Snider, Sébastien Soldevila, Samuel Tétreault
Produzione:Production: Les 7 doigts de la main – Centre National des Arts d’Ottawa con il sostegno del Conseil des Arts et Lettres du Québec e del Conseil des Arts du Canada
Interpreti:Starring: Antoine Carabinier-Lépine, Jonathan Casaubon, Gisle Henriet, Geneviève Morin, Julien Silliau.

I loro spettacoli sono un mélange di linguaggi e forme artistiche e anche Traces con cui si presentano per la prima volta al Politeama Rossetti risponde a questa particolarità, intrecciando danza, canto, acrobazia, giocoleria, ma anche basket, uno spericolato skateboard, disegno… “Les 7 doigts de la main” storpia l’espressione “come le cinque dita della mano” per sottolineare lo stretto legame che unisce le diverse personalità del gruppo (composto appunto da sette elementi) portandole però a muoversi ed esprimersi in armonia, seguendo un obiettivo comune.  Il risultato è il linguaggio artistico di assoluta suggestione de “Les 7 doigts de la main”, la Compagnia fondata nel 2002 a Montreal, la capitale del Quebec, lo stato canadese nel quale è nato il nuovo circo, grazie allo straordinario impulso generato dal successo planetario del Cirque du Soleil. La compagnia ha meritato l’ammirazione di critica e pubblico fin dalla sua prima esibizione. Traces, in particolare, ha fatto il giro del mondo, riscuotendo successi da Parigi a Seul passando per New York e Londra Si tratta della seconda creazione del gruppo, successiva a Loft che impose per la prima volta sui palcoscenici questo loro nuovo e composito tipo di spettacolo, capace di coniugare circo e arti di strada. In Traces i protagonisti immaginano di trovarsi in un rifugio di fortuna, fatto di tela e nastro adesivo: da fuori li minaccia un’imminente catastrofe. In quella tana, intendono vivere quelli che potrebbero essere i loro ultimi istanti cercando di esprimere e dirsi tutto l’un l’altro, senza lasciare nulla d’incompiuto… quasi che una creatività incandescente possa proteggerli dal disastro. I loro corpi vengono così proiettati sulla scena, vettori delle loro stesse pulsioni creative e dei loro desideri, espressi attraverso la musica, il canto, il disegno e chiaramente le acrobazie ad alto voltaggio. Ogni mezzo d’espressione gli dà una possibilità di lasciare un’ultima impronta – una “traccia” – la migliore possibile. Ci raccontano del loro passato, condividendone forze e debolezze, e proprio quando iniziamo a conoscerli meglio, il loro straordinario tour de force acrobatico prende un’andatura straordinariamente umana. Gli artisti impegnati nello spettacolo danno prova di un talento e di una capacità di presa del rischio incredibili: in questa affermazione della vita, in questa energia debordante si condensano i battiti del cuore di Traces, che è una performance di pura energia acrobatica e urbana, poetica ed esplosiva capace di sorprendere, impressionare e meravigliare gli spettatori più diversi per età, provenienza e formazione.

LINK UTILI:

  • Per maggiori info sullo spettacolo e prezzi Politeama Rossetti (fonte delle info e foto qui sopra)
  • articolo di Sara del Sal su Il Piccolo
  • VIDEO:

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